Shomer-Tec urban survival tools

Il catalogo dell’americana Shomer-Tec ha al suo interno diversi oggetti davvero interessanti, alcuni molto ingegnosi… Nella sezione “urban survival tools” abbiamo trovato 4 articoli utili per chi si trova a viaggiare in paesi a rischio, che presentiamo in questa recensione.

Titanium Escape Ring
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Questo anello, per quanto semplice e lineare, nasconde al suo interno un piccolo segreto: il micro escape tool. Si tratta di una piccola e flessibile striscetta metallica con un lato seghettato. Con questo si possono tagliare molti materiali non metallici come corde, spaghi, nastro americano… Ma è anche possibile aprire un paio di manette (se non bloccate con la doppia chiusura) o le flex cuff.
Quando si indossa l’anello il micro escape tool è assolutamente invisibile perchè va ad inserirsi in una apposita cavità ricavata nella parte interna dell’anello.

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Undercover Bracelet
Un altro accessorio dal look assolutamente innocuo è l’Undercover Bracelet, un anello in materiale gommoso che pare in tutto e per tutto un comune braccialetto. Venduto con una lunghezza standard (piuttosto generosa!) si taglia a misura del polso. Su una delle due estremità troviamo una piccola chiave universale per manette. Questa serve anche, infilandola nel foro dell’altra estremità, come aggancio tra le due parti.
Al contrario del precedente articolo, questo serve solamente per aprire le manette più comuni in circolazione.

Undercover Bracelet

Undercover Bracelet

Undercover Bracelet

Boot Lace Covert Handcuff Key
Uno degli articoli più ingegnosi nella sezione del sito americano è la chiave per manette nascosta all’estremità di un laccio da scarpa. E’ un punto che raramente viene controllato ed è facile che sia invece sottovalutato. Nella piccola confezione in cui viene venduto troviamo la chiave vera e propria, che va inserita attorno all’estremità del laccio della scarpa (la parte finale, solitamente plasticata) e bloccata stringendola con una pinza. Il piccolo tubetto di gomma dovrebbe servire, nelle intenzioni del produttore, a nascondere la chiavetta ma se fissata su un laccio di colore scuro (nelle foto della recensione ho usato un laccio chiaro per metterla inevidenza) risulta praticamente invisibile.

Boot Lace Covert Handcuff Key

Boot Lace Covert Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key
Questo è l’articolo che mi è piaciuto meno. All’estremità di un tappo per la penna hanno ricavato una chiave per manette standard.
La chiave funziona bene ma al contrario dei precedenti modelli che si possono indossare, una penna è qualcosa che in certe situazioni ci verrebbe sicuramente tolto (potrebbe infatti essere usata come strumento di offesa). Inoltre, come si può vedere nella foto, è piuttosto evidente che si tratta di un tappo strano, attira troppo l’attenzione…

Pen Cap Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key

Warbonnet Outdoors: Ground Tarp

Tra gli amanti della vita all’aria aperta, chi predilige un equipaggiamento leggero non potrà fare a meno di interessarsi al Ground Tarp della Warbonnet Outdoors: con un peso di circa 500 grammi e un ingombro molto contenuto è in grado di offrire una protezione a 360° dalle intemperie e uno spazio ampio al suo interno.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Al contrario dei ripari costruiti con dei comuni tarp o magari un poncho, il Ground Tarp è pensato per coprire tutti i lati mantenendo però la semplicità di montaggio e un peso ridotto al massimo. E’ disponibile in colorazione Olive Brown (come quello nella foto) o in Digital Camo.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Per fissare la parte superiore del riparo il Ground Tarp è provvisto di due piccoli anelli metallici fissati sul rinforzo che copre il dorso del telo. Per le prove di questa recensione ho usato due ganci elastici ma si potrebbe ridurre ulteriormente il peso utilizzando una cordicella più leggera.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Sui lati che toccano terra, il telo è provvisto di attacchi in materiale plastico, sui 4 angoli e a metà del lato lungo. Ce ne sono poi altri 4 per poter chiudere anche i lati più corti con le due “porte”, semplicemente sovrapponendole.
Utilizzando dei picchetti in alluminio ho potuto alleggerire il carico complessivo del riparo.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Su ogni lato del Ground Tarp sono state ricavate due asole che possono servire per avere due ulteriori punti di fissaggio, per renderlo ancora più resistente legandole a dei picchetti. In caso di vento forte è una soluzione consigliata!
Le stesse asole possono anche servire per tenere aperte le due estremità (nella foto ho utilizzato un piccolo rametto, sfruttando quello che avevo intorno).

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Il materiale con cui è costruito il tarp è Silnylon, un tessuto molto leggero ma resistente. Ha una trama simile al ripstop, per prevenire gli strappi. Tirandolo bene è un materiale che lascia correve via acqua e umidità, senza farla entrare.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Lo spazio interno al Ground Tarp è davvero ampio e comodo.
Non essendo vincolato da paletti, come le normali tende, si può decidere a che altezza fissarlo. Le dimensioni generose consentono di poterlo utilizzare come riparo anche per 2-3 persone con equipaggiamento al seguito.
E’ un tipo di riparo molto versatile, completamente diverso da un semplice tarp proprio per la sua possibilità di coprire i 4 lati, tutto intorno. La sua leggerezza e compattezza, poi, ne fanno un articolo che consigliamo!

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Novita Lowa: Z-Series

Belle novità da Lowa: nuovi modelli di calzature Z-Series, ecco il comunicato stampa!

Dopo il grande successo dei modelli Zephyr Gtx Hi e Mid nei colori desert, nero, verde salvia e la new entry di fine 2012 nel colore coyote/oliva, LOWA ha presentato alla fiera IWA 2013 di Norimberga 6 nuovi modelli “Z- SERIES” particolarmente indicati per il law enforcement, ossia specifici per le forze dell’ordine e le forze speciali (SOC, Special Operations Capable), unità specializzate che operano in situazioni ad alto rischio e che necessitano di una preparazione particolare che i corpi convenzionali non hanno.

In Italia i più noti sono:
N.O.C.S. – Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (Italia);
R.O.S. – Raggruppamento Operativo Speciale (Italia);
AT.P.I. – Antiterrorismo Pronto Impiego (Italia);

In considerazione dei severissimi addestramenti a cui sono sottoposti questi nuclei operativi e a seguito di numerose sollecitazioni giunte all’azienda tedesca dai diversi corpi speciali di varia nazionalità per un modello “ibrido”, LOWA ha progettato una scarpa stabile e leggera in grado di offrire un comfort straordinario nella camminata, pari ad una scarpa da light hiking ma allo stesso tempo dotata di un supporto e della protezione di una scarpa da backpacking, completando – in questo modo – la propria collezione militare, già dotata di modelli robusti e solidi come il Combat Boot e di modelli multifunzionali come il Zephyr.

Le nuove “Z–SERIES” sono disponibili con una tomaia in nabuk o scamosciato idrorepellente, combinato ad una cordura Pro molto leggera e traspirante.
Alcuni modelli sono realizzati in Gore-tex, altri in tessuto, quest’ultimi maggiormente adatti a condizioni climatiche più calde. Il sistema di allacciatura composto da ganci chiusi, risulta maggiormente resistente all’usura e rende il modello utilizzabile anche come scarpa da lancio.

Lowa Z Series 2

Lowa Z Series 1

Lowa Z Series 3

Garmin GTU10 – Field Test

Ho testato il localizzatore Garmin GTU10 per metterlo alla prova e capire bene i suoi pregi e i suoi difetti in una prova “sul campo”.
Prima di una breve uscita mi sono collegato al sito MyGarmin ed ho disegnato sulla mappa, attorno al punto di partenza e arrivo, un perimetro virtuale (tecnicamente una geofence) chiamandolo con molta fantasia “Casa”. Accedendo quindi al menù di questa geofence ho impostato il mio numero di telefono per essere avvisato via sms nel momento in cui il GTU10 lasciava l’area. Questa funzione è utile se si usa il tracker per sorvegliare qualcuno: non serve rimanere continuamente di fronte ad un monitor ma basta impostare correttamente una geofence ed in caso di spostamenti saremo subito avvisati via telefono o email.
Il messaggio di avviso, nel caso del mio test, è arrivato puntuale pochi secondi dopo l’uscita dalla geofence. Se si fosse trattato di un lavoro di sorveglianza, il GTU10 mi avrebbe allertato praticamente in tempo reale facendomi guadagnare tempo prezioso per poter seguire il bersaglio durante i suoi spostamenti.

sms

Per il test ho messo il GTU10 nella tasca esterna dello zaino in maniera da fargli avere una visuale chiara del cielo. Mi interessava mettere alla prova la sua capacità di segnare i punti dei miei spostamenti (uno ogni 30 secondi, come lo avevo impostato dal sito. Con questa frequenza la batteria dura circa un giorno, ma in questo caso si trattava di una passeggiata di poche ore).

source garmin haley

Ho fatto un breve giretto di pochi km all’interno di un bosco, senza seguire i sentieri se non per il primo tratto. Quella che segue è la schermata presa dal sito MyGarmin dove si possono visualizzare i miei spostamenti dal punto in cui avevo lasciato l’auto, un breve tragitto sul sentiero e poi una parte della salita. All’inizio il bosco era piuttosto fitto e questo mi ha costretto a compiere innumerevoli svolte, ben evidenti nell’immagine!

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Il test, per quanto breve, ha messo in mostra le ottime caratteristiche del Garmin GTU10. Lo si può infilare nello zaino o in una tasca della giacca e per via delle dimensioni compatte e del peso molto contenuto, dimenticarsene. Il funzionamento è elementare, un unico pulsante sullo strumento, tutte le altre funzioni si impostano dal sito.
Il GTU10 è uno strumento versatile che può essere utile per gli amanti del trekking (i vostri familiari possono sapere in ogni momento dove vi trovate), per chi ha bisogno di tracciare gli spostamenti di un pacco o di qualche merce particolare ma può benissimo essere utilizzato anche per compiti di sorveglianza (in questo caso, però sarebbe bene dotarlo di un pacco batterie supplementare per aumentarne l’autonomia).

Garmin GTU10

Il marchio Garmin è sinonimo di qualità nel mondo dei gps. I prodotti che portano questo marchio sono utilizzati ed apprezzati, ormai da molto tempo, in svariati contesti da persone che molto spesso affidano la loro sicurezza a questi piccoli accessori.
Proprio per questo quando avevo sentito parlare del GTU10, il primo approccio della Garmin ai localizzatori-tracker, sapevo che nonostante fosse un modello “pioniere”, le sue qualità sarebbero state di sicuro interesse.

Garmin GTU10

Il GTU10 è un localizzatore GPS piccolo e leggero, impermeabile (IPX7) ed estremamente semplice da utilizzare: un solo pulsante per accensione e spegnimento. Tutte le altre funzioni si controllano tramite l’accesso al proprio account nel sito MyGarmin o tramite l’app gratuita, se si usa uno smartphone. Al momento della registrazione del prodotto si attiva automaticamente anche il servizio di Rilevamento Standard per 1 anno. Con 5 euro al mese, però, si può sfruttare il più completo piano di Rilevamento Deluxe, grazie al quale si può consultare la cronologia degli spostamento del GTU10 nei 7 giorni precedenti e ricevere via email o SMS un avviso in caso di uscita o entrata del tracker in una geofence che abbiamo settato precedentemente.

Garmin GTU10

La batteria interna del GTU10 si ricarica attraverso la porta USB con il cavo in dotazione. La durata della batteria varia a seconda del tipo di rilevamento che abbiamo scelto. Il tracker, infatti, può fornire la sua posizione e mostrarla sulla mappa solo quando richiesto (in questo caso la batteria può durare fino a 4 settimane), ogni 15 minuti, ogni 5 minuti oppure ogni 30 secondi (in questo caso la durata scende a circa 1 giorno di utilizzo). Con il piano Deluxe si può anche attivare la funzione di rilevamento continuo, che registra la posizione ogni 15 secondi.
Un’altra funzione offerta dal GTU10 è quella dei check-in. In pratica si possono decidere giorni e orari in cui il tracker ci avvisa della sua posizione via email o SMS.

Garmin GTU10

Il GTU10 viene fornito con una piccola custodia che, oltre a proteggerlo, permette di agganciarlo tramite una fascetta chiusa con del velcro. Lo si può così assicurare ad uno zaino, un bagaglio, al manubrio di una bici o al collare di un cane…

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Fra gli accessori disponibili per il GTU10, il cavetto per collegarlo ad un’alimentazione esterna è sicuramente fra i più utili. Questo cavetto ha un voltaggio in entrata compreso fra 8 e 58V e un’uscita di 5v a 500mA. Fornendogli un’alimentazione con una batteria o un pacco batterie esterno si può aumentare drasticamente la durata di funzionamento del nostro tracker.

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Nitecore Flashlights

La Nitecore ha recentemente messo sul mercato alcune torce che meritano attenzione. In questa pagina presentiamo 3 modelli dal catalogo 2013 della ditta, dei modelli che ben si adattano a diverse situazioni: P25 Smilodon, EC25 Cobra e MT1C.

Nitecore P25 Smilodon
Il progredire della tecnologia applicata ai led permette di avere una torcia incredibilmente luminosa in un corpo tutto sommato piccolo. Una cosa davvero impensabile fino a qualche anno fa! La P25 è la torcia più grande fra le tre di questa recensione, misura appena 16cm di lunghezza ma è capace di fornire ben 860 lumen. La parabola, liscia e profonda, è studiata per spingere al massimo e in profondità il fascio luminoso della torcia.
Costruita in alluminio areonautico è pensata per utilizzi tattici.

p25 smilodon

La P25 Smilodon ha un sistema semplice per scegliere la modalità di funzionamento: un piccolo pulsante su un fianco per programmarla che si illumina in caso di batterie scariche. La durata delle batterie varia da un minimo di 1.45 ore al massimo della luminosità per arrivare a circa 325 ore restando sui 2 lumen. Gli intagli sui fianchi, visibili nella foto, servono sia come dissipatori di calore che come attacchi rail Picatinny (per accoppiarla, magari, con un laser).

nitecore p25 smilodon

Il pulsante di accensione posteriore è protetto da attivazioni involontarie tramite due piccoli rialzi. Resta comunque facilmente raggiungibile anche indossando dei guanti.

nitecore p25 smilodon

La torcia può funzionare sia con 2 batterie del tipo CR123 che con una batteria ricaricabile 18650. In questo caso si può utilizzare il sistema di ricarica interno della torcia, sfruttando il cavetto micro USB incluso nella confezione.

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

Come accessorio viene fornito anche il “tactical ring” che permette di usarla con diversi sistemi di impugnatura. Oltre a questo viene fornita anche una clip in titanio.

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

Nitecore EC25 Cobra
Pur avendo dimensioni più contenute rispetto al precedente modello, la EC25 Cobra riesce ad avere lo stesso output luminoso di 860 lumen. E’ però una torcia pensata per utilizzi diversi, non tattici ma indicata piuttosto per chi ama le attività outdoor. Indicativo di questo è la mancanza del pulsante di accensione posteriore, una caratteristica presente in tutte le torce militari.

Nitecore Ec25 Cobra

La EC25 Cobra dispone di alcune lamelle metalliche sui fianchi per poter dissipare meglio il calore nel caso la si utilizzi al massimo della sua potenza. L’unico pulsante presente sul corpo della torcia controlla l’accensione e le modalità di utilizzo: da un minimo di 1.30 ore ad un massimo di 25 ore (il livello minimo sono 60 lumen!).

Nitecore Ec25 Cobra

La torcia smontata nelle sue parti principali. Come nella P25, anche questo modello ha una parabola calibrata per ottenere un fascio luminoso che arriva a più di 200 metri. La costruzione è robusta ed impermeabile.

Nitecore Ec25 Cobra

Fra gli accessori presenti nella confezione troviamo un laccetto per fissarla al polso, o-ring di ricambio e la clip in titanio. Questa ha anche la doppia funzione di evitare che la torcia rotoli via se viene appoggiata su di una superficie non perfettamente piana.

INitecore Ec25 Cobra

Nitecore Ec25 Cobra

Nitecore Ec25 Cobra

Nitecore MT1C
La più piccola fra le nuove torce presentate all’ininizio di quest’anno dalla Nitecore è la MT1C. Si tratta di una torcia davvero compatta, neanche 9cm, perfetta per essere usata come torcia EDC. Questo piccolo “giocattolo” riesce però a darvi ben 280 lumen di luce bianca accecante!

Nitecore MT1C

La MT1C si accende con un comodo pulsante posteriore, protetto da attivazioni accidentali come il modello più grande. Svitando leggermente la testa e premendo su questo pulsante si possono programmare le varie modalità di funzionamento. La si può programmare in modo da avere subito pronte la modalità turbo e quella strobo, oppure la modalità turbo e la modalità meno luminosa per utilizzi generici…

Nitecore MT1C

La torcia smontata nelle sue componenti principali. L’utilizzo degli o-ring la rende impermeabile secondo gli standard IPX-8. La testa ha un circuito interno di protezione nel caso si inserisca per errore una batteria con un senso inverso.

Nitecore MT1C

La dotazione di accesori comprende un laccetto, la clip in titanio, o-ring e pulsante posteriore di ricambio

Nitecore MT1C

Nitecore MT1C

Nitecore MT1C

Mechanix Gloves

La Mechanix ha recentemente introdotto due nuovi e interessanti modelli nel suo catalogo, i guanti M-Pact 3 e i Fingerless M-Pact. Dei prodotti con caratteristiche nuove che mantengono l’affidabilità del marchio americano.

Mechanix MPact 3
Già dalle foto si capisce come gli M-Pact3 siano dei guanti pensati per proteggere al meglio le mani di chi li utilizza da colpi e graffi.
Le nocche sono rinforzate con due generose placche in Kevlar. Da notare come queste siano state divise in due parti separate in maniera tale da garantire maggior mobilità e libertà di movimento rispetto a guanti simili che però hanno una sola e unica copertura rigida.
Anche le dita, nella parte superiore, sono rinforzate da inserti in gomma morbida che attutiscono eventuali colpi. La chiusura dei guanti è leggermente più lunga di altri modelli Mechanix, permettendo un adattamento più comodo e sicuro.
Il palmo della mano è leggermente imbottito. Questo toglie parte della sensibilità ma assicura maggior protezione. Il grip sulle dita e sul palmo è ottimo grazie all’utilizzo di pannelli leggermente gommati.

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Mechanix Fingerless M-Pact
Un modello che garantisce un buon compromesso fra protezione della mano e sensibilità è il Fingerless M-Pact.
Questi guanti vanno a proteggere il dorso e il palmo della mano lasciando però scoperte le dita (può essere sia un vantaggio che uno svantaggio!). Il dorso ha evidenti inserti in gomma che coprono le nocche. Il palmo della mano è invece coperto da Poron XRD, un materiale morbido in grado di assorbire colpi ripetuti e vibrazioni. Come nel modello precedente anche qui la parte che va a chiudere il guanto con il velcro è leggermente allungata in maniera tale da coprire e proteggere la zona del polso.

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TAD Gear FAST Pack Litespeed

TAD FAST Pack Litespeed è uno zaino pensato per lasciare la più ampia libertà di movimento alle braccia e alle spalle. Si sviluppa in verticale restando aderente sulla schiena, in maniera tale da non impedire i movimenti di chi lo indossa.
Costruito negli States in Cordura 1000, ha una capacità di circa 22 litri ed è disponibile in diverse colorazioni (Multicam, nero, foliage green, coyote brown). E’ uno zaino comodo, molto robusto e modulare, un sistema di trasporto del proprio equipaggiamento versatile e sicuro.

Il FAST Pack Litespeed è coperto esternamente da diverse pals molle che mantengono il pattern mimetico o il colore scelto per lo zaino.
Il Transporter Tail removibile (la parte visibile all’esterno fissata tramite clip) diventa utile per trasportare una giacca, un caschetto o altri equipaggiamenti che devono essere facilmente raggiungibili o che non trovano spazio all’interno.

TAD Fast Pack Litespeed

Lo zaino ha un’apertura “a conchiglia”, il che facilita l’organizzazione dello spazio interno: in un colpo d’occhio si può facilmente individuare il contenuto.

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All’interno dello zaino è stata ricavata una tasca per un sistema di idratazione tipo Source. Gli occhielli in plastica visibili in alto nella foto servono proprio per fissare la scorta d’acqua.

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La parte interna del pannello esterno è divisa da due tasche a rete chiuse da una zip. Anche queste vengono comode per organizzare il contenuto.

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Nella parte esterna del Litespeed troviamo un’unica tasca, abbastanza capiente per poterci inserire degli occhiali, chiavi, una torcia, una cartina della zona o altri piccoli accessori che devono restare a portata di mano.

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Il materiale utilizzato per la costruzione di questo zaino è Cordura 100 denari (in questo caso in colorazione Multicam). Un materiale in grado di resistere a molte avventure!

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Alcune parti dello zaino, come ad esempio il maniglione superiore o gli attacchi delle cinghie, sono costruite in Hypalon, un materiale estremamente resistente (lo stesso che viene usato anche nei gommoni Zodiac).

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La parte inferiore dello zaino, con due fori per il drenaggio dell’acqua, è rinforzata con delle pals molle che servono nel contempo come punto di fissaggio per altre tasche, in maniera tale da aumentare la capacità dello zaino.

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Lo schienale del FAST Pack Litespeed è comodo ed imbottito. La struttura rialzata permette l’aerazione della schiena, il che riduce il sudore ed il surriscaldamento. Anche qui la parte bassa è rinforzata, come visibile in  foto.

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Le cinghie dello zaino hanno delle strisce elastiche sulle quali fissare il tubo di un eventuale sistema di idratazione. Lo zaino è corredato di cinghia amovibile per fissarlo in vita e cinghia ad altezza dello sterno.

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Travis Haley – Adaptive Handgun DVD

Chiunque abbia visto un video della Magpul Dynamics conoscerà Travis Haley che in questo DVD prodotto dalla Panteao spiega in maniera semplice e pratica diversi trucchi e tecniche per usare la pistola con i migliori risultati. Il DVD non insegna solo concetti di base (presa, postura del corpo ecc…) ma parte da questi per sviluppare tecniche più raffinate ed efficaci.
Haley dà molta importanza alla presa della pistola (lui usa una posizione della braccia iscoscele preferendola alla weaver) e all’efficacia che questa ha nel controllare il rinculo dello sparo e quindi il piazzamento dei colpi nella zona voluta.
E’ interessante anche la sua spiegazione dei principali problemi che possono incorrere con un’arma da fuoco e come correggerli o evitarli. Le spiegazioni di Haley sono dirette, semplici ed efficaci. Un particolare che ho trovato positivo è l’assenza di molti equipaggiamenti nel video: qui non si parla di fondine, mirini, vest o accessori, il DVD punta dritto alle tecniche, senza tanti fronzoli nè marchi famosi in vista: qui l’istruttore ha solamente una fondina al fianco.
Gli esercizi proposti da Haley sono facilmente ripetibili usando attrezzature minime e facilmente recuperabili ma se fatti correttamente risultano efficaci.
Adaptive Handgun è un DVD che non può mancare nella vostra collezione!

MissionPac Military Clothing

Con l’arrivo della stagione fredda cominciano a diventare comodi gli indumenti termici.
Dall’Australia la ditta MissionPac ci propone alcuni capi di sicuro interesse sia per un utilizzo in ambiente tattico che nella vita di tutti i giorni. Da notare che tutti i modelli presentati in questa recensione sono in lana Merino, ottimi quindi per essere indossati con le basse temperature.

Merino Hoody Olive
Il Merino Hoody Olive è un capo molto caldo che può essere indossato sia come strato interno che all’esterno, come un giubbetto. Ha due tasche capienti sui fianchi e una zip frontale che permette di aprirlo completamente. Il cappuccio è morbido e avvolgente.
Sulla schiena è leggermente più lungo che sulla parte frontale, in modo da proteggere e tenere al caldo la schiena anche da seduti o quando ci si piega.
E’ tessuto in lana Merino al 100% e all’interno presenta una lavorazione “tipo pile” che aumenta il potere isolante di questo capo.

Long Sleeve – Short Sleeve T Olive
Le t-shirt proposte da MissionPac sono molto leggere, 190 gsm, ma con un alto potere isolante dato dalla lana Merino.
Sono disponibili nelle due versioni a maniche corte e lunghe ed entrambe condividono la caratteristica costruzione “Raglan” che evita le cuciture sulle spalle. In questa maniera risultano molto più comode da indossare anche portando uno zaino, proprio perchè evitano gli sfregamenti che eventuali cuciture potrebbero causare sulla pelle.
Le taglie di queste magliette risultano abbastanza attillate (active fit, come vengono definite) e questo, unito alle proprietà di asciugatura rapida e traspirabilità le rende davvero confortevoli.

Neckie cloth – Neckie mesh
In condizioni di freddo gran parte del calore corporeo, circa il 20%, viene disperso nella regione della testa e del collo.
Le Neckie, tessute in lana Merino al 100%, riducono la perdita di calore e possono essere indossate in svariati modi: come sciarpa, berretto o passamontagna.
Sono molto leggere e si ripiegano in pochissimo spazio ma risultano efficaci e comode in molte situazioni.  La loro lunghezza totale è di 75cm ma possono anche essere indossate ripiegate, come in queste foto, in modo da raddoppiare il loro potere isolante.
La versione “mesh” permette una maggior ventilazione rispetto alla versione “cloth” ed è quindi più indicata se si indossano occhiali perchè minimizza l’effetto condensa.

Beanie – Balaclava
Per proteggere la testa dal freddo MissionPac ci viene incontro con due capi semplici ed elementari ma molto efficaci.
Beanie è un berretto molto leggero e compatto ma con un alto potere isolante. Per la sua compattezza si può facilmente portare in tasca perchè occupa davvero poco spazio.
Balaclava è invece un passamontagna, molto sottile e leggero, ma grazie alla lana Merino risulta anche molto caldo. Entrambi i capi sono traspiranti, si asciugano in fretta e sono resistenti agli odori.